L’osteoporosi è una patologia frequente, che determina una fragilità dell’osso aumentando il rischio di frattura, anche a fronte di traumi non rilevanti.

• età avanzata
• menopausa anticipata (<45 anni)
• familiarità per osteoporosi o fratture da fragilità (es. fratture vertebrali o di femore)
• pregresse fratture
• fumo di sigaretta o eccessivo consumo di alcolici
• stile di vita sedentario 
• magrezza eccessiva 
• scarso apporto di calcio con l’alimentazione 
• uso prolungato di terapie cortisoniche
• condizioni associate ad osteoporosi (es. ipertiroidismo, celiachia, diabete, pazienti in terapia con farmaci per neoplasia della mammella o prostata, antiepilettici)
• pazienti con riscontro di bassi valori di densitometria ossea (osteopenia o osteoporosi)

• raccoglie la storia clinica del paziente.

• esegue un esame fisico per individuare eventuali segni di fratture vertebrali o altre alterazioni.

• consiglia l’esecuzione di esami diagnostici strumentali, per valutare lo stato di salute delle ossa e predire il rischio di fratture, tramite l’esecuzione di densitometria ossea DEXA detta comunemente MOC (o in alternativa densitometria REMS) che è lo strumento diagnostico che consente di misurare e monitorare nel tempo la densità minerale dell’osso.

• consiglia l’esecuzione esami del sangue e delle urine, che permettono di valutare il metabolismo scheletrico ed escludere eventuali cause secondarie di osteoporosi, ed eventualmente se non eseguita, una radiografia della colonna vertebrale, per valutare la presenza di fratture vertebrali o altri segni di fragilità scheletrica.

• valuta con il paziente la terapia farmacologica più appropriata (come per es integrazione di calcio e vitamina D, terapie farmacologiche di I°/II° livello), prescrive gli ausili eventualmente necessari (busto, strumenti per il rischio caduta…) e consiglia l’adozione di metodi di prevenzione delle cadute.