Il diabete è un'alterazione metabolica conseguente ad un calo di attività dell'insulina. In particolare, il diabete può essere dovuto ad una ridotta disponibilità di questo ormone, ad un impedimento alla sua normale azione oppure ad una combinazione di questi due fattori. Una caratteristica sempre presente nel diabete mellito è l'iperglicemia. Il diabete mellito è una malattia comune. La prevalenza del diabete mellito in Italia è del 3%. Essa aumenta con l'età oscillando dallo 0,5% nelle fasce di età inferiore a 30 anni sino al 10% ed oltre al di sopra dei 65 anni. 

Una classificazione attualmente riconosciuta a livello internazionale, lo divide in diabete di tipo 1, rappresentato per la quasi totalità dalla forma immunomediata (cioè mediata da una disregolazione del sistema immunitario del soggetto), e diabete di tipo 2, dovuto invece ad un deficit di secrezione dell'insulina da parte delle cellule del pancreas od alla condizione di resistenza dei tessuti all'azione della stessa insulina. 
Qualsiasi forma di diabete può richiedere terapia insulinica in qualsiasi stadio essa si trovi, pertanto l'uso di insulina di per sé non classifica il paziente. Circa il 90% della popolazione diabetica è affetta da diabete tipo 2, mentre solo una minoranza è affetta da diabete tipo 1.
In  genere,  dopo  10-15  anni  di malattia la maggioranza dei diabetici presenta qualcuna di queste complicanze, anche se in alcuni pazienti esse possono presentarsi  molto  in  anticipo  ed  in  altri  non avere mai occasione di manifestarsi: La microangiopatia diabetica, ad esempio, è un'alterazione dei vasi capillari che produce le sue più importanti conseguenze a carico del rene (glomerulopatia diabetica), della retina (retinopatia diabetica) e del sistema nervoso periferico (neuropatia diabetica) ed autonomo.  La causa di queste alterazioni non è completamente nota ed è tanto più grave e più precoce quanto meno perfetto è il controllo metabolico del diabete. La macroangiopatia diabetica è la tendenza a sviluppare aterosclerosi  più  precocemente  e  più  intensamente  di quanto non si verifichi nella media della popolazione.
Una dieta appropriata che risponda alle linee guida vigenti in materia rappresenta uno dei cardini nella terapia del diabete mellito.
Il ruolo dell'alimentazione nel trattamento della malattia è così importante che a tal proposito i medici preferiscono parlare non di dieta ma di vera e propria "terapia nutrizionale medica per il diabete" (dietoterapia). Tali raccomandazioni, viste in ottica preventiva, ricalcano esattamente quelle indicate nella popolazione sana per diminuire il rischio di sviluppare il diabete e molte altre patologie, come quelle cardiovascolari ed alcune forme tumorali.
Contrariamente a quanto molti credono l'alimentazione ideale del diabetico non è affatto complessa o restrittiva. Per la maggior parte delle persone la dieta va infatti semplicemente adattata alla malattia, di certo non stravolta. Sebbene alcuni alimenti vadano consumati con moderazione esiste comunque un'ampia gamma di alternative salutari tra le quali il diabetico può scegliere.
Il Centro Medico Toscolano, per mezzo della sua Equipe di altissimo livello, è in grado di orientare il diabetico verso il percorso più congeniale.
 
Il servizio è garantito da:
 
Dr. Umberto Valentini, dal 1999 Direttore dell'Unità Operativa di Diabetologia degli Spedali Civili di Brescia, nonchè autore di numerose pubblicazioni e ricoprente importanti incarichi istituzionali sia a livello regionale che nazionale nel campo della diabetologia.
 
Dr. Diego Godi, Dirigente di I livello presso l'Unità Operativa di Medicina dell Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda.